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Morte Amy Winehouse, i parenti: “Uccisa dall’astinenza da alcol”

29-07-2011

Morte Amy Winehouse, i parenti: “Uccisa dall’astinenza da alcol”

L’autopsia non ha ancora chiarito le cause del decesso di Amy Winehouse, 27enne cantante brittanica morta lo scorso sabato in seguito ad una probabile overdose da ecstasy. I risultati tossicologici arriveranno tra circa 4 settimane, ma i genitori e gli amici più stretti sono convinti che Amy sia morta per aver smesso di bere. Come riporta il tabloid inglese Sun Amy non aveva ascoltato il consiglio dei medici di smettere in modo graduale e il suo fisico gracile non è stato in grado di sopportare l’astinenza imposta. Era insonne e in preda a crisi epilettiche”. Il medico aveva infatti consigliato alla cantante di smettere di bere molto gradualmente, mentre la giovane aveva completamente smesso per tre settimane, tranne le prime sere antecedenti alla sua morte, quando aveva consumato grandi quantità di gin e Red Bull.

 

 

Ma quando smettono improvvisamente di consumare alcol, i grandi bevitori soffrono di una condizione che li può far finire in coma, in stato d’incoscienza o che può causare pericolosi attacchi epilettici. Gli amici della star hanno raccontato al “Daily Mail” che negli ultimi tempi soffriva di una serie di problemi di salute come allucinazioni e crisi epilettiche: “Le allucinazioni la terrorizzavano. Il confine tra realtà e fantasia era sempre più confuso e lei questo stato lo trovava intollerabile, anche se non avrebbe più toccato alcol e droghe, sapeva che la sua salute era rovinata. Fisicamente era distrutta”. Non solo amici e parenti, ma anche Neil McCormick, giornalista del “Telegraph”, aveva recentemente dichiarato di aver visto la Winehouse più bella e sana durante le sue ultime interviste, testimonanzia che la cantante stava cercando di guarire.

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