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L’Antitrust ha accolto la denuncia del Codacons relativamente al televoto dell’ultima edizione del Grande Fratello e ha sanzionato R.T.I. con una multa da 60.000 euro. L’associazione si era infatti rivolta all’Autorità, chiedendo un intervento in merito alle informazioni rese ai telespettatori del programma, e ai mancati interventi della rete per escludere i voti provenienti dai call center.
Accogliendo le richieste del Codacons, l’Antitrust ha riscontrato delle violazioni, emettendo un provvedimento sanzionatorio in cui si legge: “Dalle evidenze acquisite nel corso del procedimento risulta che il meccanismo del televoto, così come predisposto da RTI, non prevedeva alcuna forma di limitazione o di filtro al fine di ostacolare, o comunque rendere difficile l’intervento di soggetti professionali, diversi dai meri telespettatori. RTI aveva consapevolezza della sussistenza di potenziali alterazioni di un utilizzo improprio del meccanismo del televoto, derivante dalla possibilità di invii massivi di voti da parte di operatori specializzati, finalizzati a – o comunque suscettibili di – alterare gli esiti del reality.
RTI, consapevole di tale situazione, avrebbe dovuto portare a conoscenza del pubblico il numero di voti validamente esprimibili e gli strumenti per controllare il rispetto di tale tetto nonché l’assenza di meccanismi in grado di prevenire all’origine eventuali utilizzi abusivi del televoto da parte di call center o di operatori specializzati. […]
La pratica commerciale deve pertanto ritenersi ingannevole, in quanto il comportamento omissivo di RTI incide su aspetti essenziali del servizio di televoto promosso e pubblicizzato nel corso delle trasmissioni, inducendo i consumatori ad assumere decisioni di natura commerciale che non avrebbero altrimenti preso. In particolare, i consumatori erano indotti a credere che il loro voto avrebbe avuto un ruolo più incisivo nei risultati del reality “Grande Fratello”, non essendo stati adeguatamente informati della possibilità di votazioni massive da parte di operatori specializzati. […]
Avuto poi specifico riguardo alla contestazione sulla puntata del 7 marzo 2011 si rileva che l’informazione sulla duplicazione della sessione di voto doveva essere fornita ai telespettatori in modo adeguato. Infatti la scelta di una doppia sessione di voto ha permesso di incidere significativamente sul risultato parziale del televoto, vanificando il voto già manifestato dagli utenti fino alla prima sessione in quanto ha permesso ai telespettatori e, in particolar modo, ai più appassionati, di superare il limite di 100 voti previsto per singola sessione”.
Tutto ciò considerato, l’Antitrust ha elevato una sanzione nei confronti di RTI per un importo pari a 60mila euro. “E’ la prova che avevamo ragione – afferma il Presidente Codacons, Carlo Rienzi – Le reti televisive devono informare chiaramente i telespettatori circa il rischio di alterazione dei voti da parte dei call center. A nostro avviso, è impossibile escludere con certezza gli operatori specializzati dal televoto: proprio per questo tale sistema di voto andrebbe eliminato del tutto dai programmi televisivi”. (Agenparl)
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