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Maturità 2011: Testo di “Lucca” Giuseppe Ungaretti

22-06-2011

Maturità 2011: Testo di “Lucca” Giuseppe Ungaretti

Lucca

A casa mia, in Egitto, dopo cena, recitato il rosario, mia madre ci parlava di questi posti.

La mia infanzia ne fu tutta meravigliata

La città ha un traffico timorato e fanatico

In queste mura non ci si sta che di passaggio

Qui la meta è partire

Mi sono seduto al fresco sulla porta dell’osteria con della gente che mi parla di California come d’un suo podere

Mi scopro con terrore nei connotati di queste persone

Ora lo sento scorrere caldo nelle mie vene, il sangue dei miei morti

Ho preso anch’io una zappa

Nelle cosce fumanti della terra mi scopro a ridere

Addio desideri, nostalgie.

So di passato e d’avvenire quanto un uomo può saperne.

Conosco ormai il mio destino, e la mia origine.

Non mi rimane più nulla da profanare, nulla da sognare.

Ho goduto di tutto, e sofferto.

Non mi rimane che rassegnarmi a morire.

Alleverò dunque tranquillamente una prole.

Quando un appetito maligno mi spingeva negli amori mortali, lodavo la vita.

Ora che considero, anch’io, l’amore come una garanzia della specie, ho in vista la morte.

GIUSEPPE UNGARETTI

ungaretti sul carso

 

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