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Nel caso delle gemelle siamesi nate con un cuore solo, il comitato di bioetica dell’Ateneo di Bologna ritiene eticamente corretto che i medici intervengono alla separazione solo nel caso in cui le due neonate versino in condizioni di “imminente e grave pericolo di vita”. Nell’ipotesi invece che le due gemelline non versino in imminente e grave pericolo, ritengono corretto che i medici non intervengano per procedere ad una separazione, visto che probabilmente tale intervento provocherebbe la morte di una delle due neonate. Questo ha deciso il Comitato di bioetica dell’Universita’ di Bologna presieduto da Stefano Canestrari, chiarendo tuttavia che si tratta solo di un parere generale e che non rientra nelle competenze del Comitato “esprimere un parere sul caso concreto e su interventi di carattere medico-sanitario”.
Dopo le parole del padre e del Comitato, anche il cardiochirurgo pediatrico Gaetano Gargiulo che le ha in cura al Policlinico Sant’Orsola – Malpighi di Bologna ha confermato: ”Non sento l’obbligo di procedere alla separazione a tutti i costi. Dobbiamo valutare la probabilità di riuscita dell’operazione e di sopravvivenza della bimba alla quale il cuore rimarrà“.
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