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Maturità 2011: analisi dei titoli della prima prova scritta

22-06-2011

Maturità 2011: analisi dei titoli della prima prova scritta

La prima prova è cominciata da ormai 2 ore, abbiamo pubblicato per primi i titoli, passiamo ora ad analizzare a fondo le tracce. Si parla dell’ermetismo e Giuseppe Ungaretti, con la poesia «Lucca» tratta da «L’Allegria», per la prova dell’analisi del testo. Riguardo al saggio breve di ambito artistico-letterario, si analizza il testo «Amore, odio, passione» con brani di Verga, D’Annunzio e Svevo; per l’aspetto socio-economico si parte da una domanda: «Siamo quello che mangiamo?»; il tema scientifico è sul fisico italiano Enrico Fermi ed infine il tema storico-politico si focalizza sulla «Destra e sinistra» partendo da alcuni autori che ne analizzano le caratteristiche. In particolare, l’indicazione del Miur è focalizzata su «I giovani e la militanza politica: riflessioni sul senso di appartenenza alle correnti politiche e sull’impegno in prima persona».

Per l’approfondimento sarebbero state proposte frasi di Norberto Bobbio, Marcello Veneziani, Giampiero Carocci e Angelo Panebianco. Per il tema storico un frase dello storico Eric Hobsbawm, con il suo «Secolo breve», in particolare con una frase legata agli anni Settanta: i candidati dovranno commentare quel che è successo dal punto di vista storico, sociale ed economico, in quegli anni.

E infine «Nel futuro ognuno sarà famoso per 15 minuti»: da questa frase di Andy Warhol il tema generale propone ai candidati di analizzare il valore della fama in questo periodo della società dove emerge l’effimero e di riflettere sul concetto di «fama» proposto dall’industria televisiva (Reality e Talent Show) o diffuso dai social media (Twitter, Youtube, Facebook). Per affrontare il tema letterario (saggio breve), su «Amore odio e passione», il ministero avrebbe fornito tre raffigurazioni: «Il bacio» di Klimt, l’«Ettore e Andromaca» di De Chirico e «Gli amanti» di Picasso. C’è poi un brano tratto dai «Promessi Sposi» di Manzoni, uno dalla «Lupa» di Giovanni Verga, uno da «Il trionfo della morte» di D’Annunzio e uno da «Senilità» di Italo Svevo.

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